Questo articolo e’ adattato dall’originale: Three main gears of observation (and where to begin with them)
Per osservazione intendiamo l’atto di percepire in dettaglio, che è un concetto abbastanza generale. Può significare molte cose: l’annotare una stringa di dati (ciò che è scientificamente chiamata “un’osservazione”); riconoscere le informazioni ingannevoli; trarre conclusioni da qualcosa. Osservare è una necessità testare e provare teorie che il genere umano ha utilizzato per millenni: filosofi, inventori e scienziati hanno reso possibili la nostra conoscenza delle cose e l’avanzamento tecnologico per mezzo di tale capacità.
La verità nella finzione
Amo da sempre i libri e racconti gialli. Molti personaggi letterari sono diventati popolari grazie alla loro abilità nel risolvere misteri. Nelle loro storie, questo è possibile perché’ essi sono in grado di osservare quei particolari altrimenti ignorati, traendo da essi una visione delle cose completa.
- Sherlock Holmes deduceva “cascate da una goccia d’acqua” (parafrasando le sue parole): ovvero, raccoglieva informazioni sul quale poi basava le proprie inferenze;
- Hercule Poirot utilizzava la propria intelligenza cognitiva mista a quella sociale per trarre le proprie conclusioni, accorgendosi di come le persone si comportano e reagiscono in circostanze specifiche;
- Auguste Dupin, Jules Maigret e Will Graham erano soliti identificarsi emotivamente con il criminale da catturare.
Per quanto possano essere una forma d’ispirazione, tutti questi personaggi sono fittizi. Per quanto possano essere una forma d’ispirazione, tutti questi personaggi sono fittizi. Eppure, possiamo trarre qualcosa di vero dalle storie di cui essi sono protagonisti.
Infatti, puoi migliorare la tua capacità di osservare il mondo per viverlo meglio. Prendere nota di ciò che accade intorno a te, e può essere utile per migliorare le tue condizioni di lavoro ed eventualmente divertirti un po’.
Invece, abbiamo perso molta della nostra capacità di osservazione poiché stiamo sempre a guardare gli schermi accecanti dei nostri smartphones. Per fortuna, si tratta di una che puoi sempre cambiare.
Al di là della classica formula “attenzione + concentrazione”, esistono tre principali meccanismi che dovresti tenere in considerazione per migliorare la tua capacità di osservare. Ancora meglio, non hai bisogno di lavorare su tutti e tre allo stesso tempo.
Andrò adesso a identificarli, spiegando perché’ sono importanti e infine come lavorare con essi.
Memoria
Noi siamo la nostra memoria. Ricordiamo di noi stessi, di chi siamo stati e di come siamo diventati le persone che siamo oggi. Impariamo grazie al fatto che possiamo esercitare la nostra memoria. O meglio, due tipi di essa:
- la memoria cognitiva è il modo in cui immagazziniamo il sapere, e
- la nostra memoria emotiva è il modo in cui lo percepiamo e ricordiamo.
Questo sistema ci permette di dimenticare i nostri traumi, e anche di ricordare le cose più stupide ma divertenti, mentre ci rende difficile ricordare a lungo qualche noiosa formula matematica.
(A tal proposito, ho scritto l’articolo “Impara e Dimentica!”).
Una delle ragioni per cui apprendere nuove cose è complicato è perché’ non utilizziamo la nostra memoria in modo efficace. Lavoriamo soprattutto di ripetizione a discapito della qualità; come se non bastasse, cerchiamo di ricordare tutti i dettagli, senza focalizzarci sull’essenziale. Di conseguenza, siamo frustrati dalla nostra scarsa ritenzione mnemonica, paragonandola a quella di un pesce rosso.
Come sfruttare a pieno il nostro potenziale mnemonico?
Il mio suggerimento: Magnetic Memory Method
Anche noto come MMM, è stato sviluppato da Anthony Metivier, ed è basato sulla strategia dei palazzi della memoria (in Italia anche nota come metodo dei loci).
Anthony è un esperto di tecniche mnemoniche e ha una soluzione a quasi tutto quando si tratta di imparare più efficientemente ed efficacemente. Il metodo è disponibile tramite un corso gratuito offerto sul suo sito internet. Inoltre, Anthony continuamente amplia il materiale a disposizione sul suo canale YouTube.
Ecco perché lo raccomando:
Questo sistema ha come scopo quello di ottimizzare l’uso della memoria a lungo termine e simultaneamente migliorare l’uso di quella breve. In pratica, permette di trattenere le informazioni nella nostra testa più a lungo, in modo da poter ritornarci dopo ed imprimerle definitivamente.
Il metodo di Anthony è capace di questo attraverso un uso intensivo dell’osservazione. La memoria visiva è il pilastro del suo sistema, che è anche supportato da altri stimoli sensoriali: emotivi, acustici, tattili e olfattivi. Qualsiasi cosa di cui abbiamo esperienza può essere utilizzata per rinforzare i marcatori mnemonici che utilizziamo per, citando l’autore, “attaccare le informazioni al nostro cervello come dei magneti sul frigorifero”.
In sintesi, ti permette di passare ad un approccio qualitativo per ricordare le cose, dove la ripetizione continuata diventa solo una parte dell’equazione.
Oltre al vantaggio che un sistema del genere ha da offrire nello studio o apprendimento, comincerai ad avere una presa maggiore su cose a cui prima non prestavi attenzione: ad esempio, i nomi e i volti delle persone che vuoi ricordare, il numero di targa dell’auto che ti ha quasi messo sotto, la lista della spesa senza bisogno di scriverla, e così via.
Coscienza Situazionale
Difficile tradurre il concetto di “coscienza o consapevolezza/” situazionale (ndt. “Situational Awareness”). Possiamo descriverla come la nostra immediata ricezione e comprensione di quanto ci accade intorno. Alcuni potrebbero pensare ad una forma di mindfulness, ma sarebbe un errore.
L’idea di mindfulness è quella di una consapevolezza autocosciente di come noi siamo in relazione all’ambiente; la coscienza situazionale è invece applicata a tutto ciò che avviene al di fuori della nostra persona. È comunque importante per incrementare la nostra percezione dei dintorni, sebbene sia impossibile mantenere un tale stato di concentrazione in maniera prolungata.
Per fare degli esempi pratici, stai esercitando la tua coscienza situazionale quando:
- Cominci a notare piccoli cambiamenti nel tono della voce, nella perspirazione, e nelle espressioni facciali della persona con cui stai parlando, al punto da poter dedurre le emozioni sottintese;
- Senza guardarti troppo intorno, realizzi immediatamente che qualcuno ha visitato la tua camera;
- Ti rendi conto di cose che fanno la differenza, come l’odore dell’erba falciata, o del tanfo persistente di una sigaretta che qualcuno ha fumato ore prima.
Il mio suggerimento: leggi i lavori di Joe Navarro, Paul Ekman e Ben Cardall
A tale proposito, il lavoro di Ben Cardall è quello più utile per trarre inferenze dall’ambiente in cui ci troviamo. Cardall è un “deduzionista”. La sua fonte di ispirazione è nientemeno che Sherlock Holmes, che sebbene fittizio, lo ha spronato a costruire un sapere di uso immediato per la lettura immediata delle persone a partire dai loro possedimenti. Ad oggi, l’unica sua pubblicazione è The Monographs (ndt. Le Monografie) un altro riferimento al personaggio di Conan Doyle.
D’altra parte, Joe Navarro e Paul Ekman hanno consolidato la loro eminenza nell’area della comunicazione non verbale. Navarro è un ex agente dell’FBI che ha messo insieme un’impressionante esperienza sul campo relativa agli schemi non verbali dell’uomo, partecipando anche alla ricerca accademica e scrivendo una serie di libri a riguardo. Ekman ha prodotto un lavoro enorme sulle espressioni e microespressioni facciali, e sulla consapevolezza emotiva dell’individuo.
Qualsiasi sia l’approccio, è anche vero che hai bisogno di una pratica costante per essere in grado di capire con uno sguardo cosa avviene al di là di quello che viene detto e modulare la nostra reazione di conseguenza. Tale abilità ha tanto più valore quanto più lavori con le competenze emotive e sociali.
Ecco perché lo raccomando:
Il concetto di coscienza situazionale è una sequenza di tre passaggi logici:
- percepire e osservare l’ambiente intorno a noi;
- capire la situazione corrente;
- fare una ragionevole predizione sull’ l’immediato futuro.
Puoi cominciare ad esercitarti osservando ciò che possiedi e poi passare alle cose degli altri. Se pensi che la comprensione del linguaggio del corpo sia più utile, puoi consultare il manuale (non tradotto) The Dictionary of Body Language. Il tutto diventa più interessante combinando queste pratiche con un sistema mnemonico.
Nel mio caso, ricordare schemi non verbali è più facile di qualsiasi altra cosa.
Casi d’Uso e Pratica
Ovvio, una cosa è sapere ed un’altra è saper utilizzare ciò che sappiamo nel mondo reale. Oltre a praticare da solo, potresti aver bisogno di qualcuno con cui esercitarti, o almeno qualche referenza da cui trarre dei feedback.
Il mio suggerimento: gruppi di pratica e giochi
Vi sono diversi modi per farlo. Ad esempio: se ti piace allenare la memoria, allora potrebbe interessarti partecipare le competizioni mnemonici.
Vi sono poi alcune comunità di tipo “passivo”: si tratta di consumare informazioni in un formato diverso piuttosto che interagire. Come i canali YouTube. A mio modo, preferisco questo formato poiche’ non ho ancora trovato qualcuno con cui giocare al “gioco delle deduzioni”. Jordan Accardo (The Art of Deduction) e Logan Portenier (Observe) fanno proprio questo su YouTube, il loro contenuto basato sui lavori di Paul Ekman e Ben Cardall, facendo analisi di politici, criminali e famosi.
Essenzialmente, non puoi migliorare la tua capacità di osservare solamente leggendo qualcosa in materia. Ti suonerà la cosa più ovvia al mondo, ma devi lavorarci di persona. La cosa migliore per te è capire prima in che contesto hai intenzione di utilizzarla.
Una cosa sono le comunità, e un’altra sono i giochi. Ad esempio, le Escape Rooms (reali o virtuali) sono un gran modo per testare la tua abilità di osservazione, mettendo insieme coscienza situazionale e problem solving. Mettere le espressioni del viso su dei cartoncini e utilizzarle come gioco mnemonico è un modo utile e dilettevole per imparare e ricordare meglio il linguaggio del corpo.
La lista potrebbe continuare, ma sarà per un altro articolo…
In sintesi:
La memoria è essenziale all’osservazione. Esistono dei sistemi come il Magnetic Memory Method, che utilizzano multiple forme di percezione e palazzi della memoria.
La coscienza situazionale è l’abilita di raccogliere informazioni dall’ambiente e dalle persone intorno a noi. Per migliorare questa capacità bisogna imparare qualcosa in più sul linguaggio del corpo o essere in grado di fare inferenze. Ho condiviso alcuni libri in proposito.
L’esperienza è importante, sia per l’osservazione in sé che per le competenze a essa relative. Al di là della lettura, osserva come altri utilizzano tali capacità per il loro lavoro o per gioco.
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